Il primo Capitolo Generale fu successivo al ricevimento del Decretum Laudis. La stessa Madre Isabella disse che avrebbe radunato tutte le Superiore dopo aver ricevuto da Roma il tanto atteso documento che annunciava definitivamente la nascita della Congregazione e il suo riconoscimento ufficiale da parte della Santa Sede. Il primo Capitolo Generale si aprirà il 30 luglio 1906 e giungerà alla sua conclusione il 4 agosto dello stesso anno. Un Capitolo Generale fondato sulle Costituzioni e Regole delle Riparatrici del Sacro Cuore. Madre Isabella dando vita ad una nuova famiglia religiosa era consapevole che l’Istituto da lei fondato per volontà divina, dovesse essere basato su costituzioni, regole e ogni altro elemento indispensabile per il retto andamento della Congregazione. Regole che verranno scritte e modificate nel tempo per poi giungere definitivamente nelle mani del Santo Padre e ottenere così l’approvazione pontificia dell’Istituto. Un primo schema della nuova famiglia religiosa fu consegnato da Madre Isabella direttamente nelle mani del Cardinale e Arcivescovo di Napoli, Sisto Riario Sforza nel 1875 ma di questo documento non si hanno più tracce.

Cardinale e Arcivescovo di Napoli, S.E. Sisto Riario Sforza
Successivamente il 5 luglio 1897 Madre Isabella invierà il sunto di quel documento al nuovo Arcivescovo di Napoli, S.E. Sarnelli1.

Arcivescovo di Napoli, S.E. Sarnelli
Consacrato vescovo il 2 marzo 1879, il 30 dello stesso mese fece solenne ingresso nella diocesi di Napoli come successore di S.E. Sisto Riario Sforza.
La Regola del 1877 viene nuovamente consegnata nelle mani del Card. Sisto Riario Sforza. Questo nuovo scritto comprende ben 18 capitoli più due appendici: tutto ha inizio con il definire il fine dell’Istituto. incentrato sul dovere della riparazione per le offese che il cuore di Gesù riceve continuamente dagli uomini, per poi andare a definire gli altri capitoli come il Regolamento della giornata (cap.2), le Preghiere (cap.3), il Silenzio (cap.4), la Carità fraterna (cap.5), Confessione e Comunione (cap.6), dei Superiori (cap.7) etc. Il lavoro di Madre Isabella, però, deve essere inteso, almeno nella fase iniziale, come una successione di punti orientativi a carattere piuttosto esortativo e formativo interno, prima che precettivo. La stesura delle Costituzioni e delle Regole del 1877, forse, risente dell’influenza di alcuni Istituti religiosi con cui Madre Isabella entrò in contatto (Suore di Maria riparatrice.2, la Comunità di Caterina Volpicelli3) e della collaborazioni di religiosi, ecclesiastici come ad esempio i Gesuiti. 4. Sull’influenza dei padri della Compagnia di Gesù vi è una testimonianza di Mons. Orazio Mazzella, arcivescovo di Rossano, a Papa Leone XIII. Ecco cosa questi scriveva di Madre Isabella:
La de Rosis, nativa di Rossano, e appartenente a una delle più cospicue famiglie. Spinta dal desiderio di servire Gesù, partì per Napoli. Ivi cominciò la costruzione di un grandioso santuario dedicato al Cuore di Gesù 5, cui, dopo aver speso ingenti somme ha ceduto in completo ai Padri Salesiani che si sono impegnati a portare a compimento. Fondò poi la Congregazione delle Suore Riparatrici del Sacro Cuore, lasciandosi dirigere in tutto dai Padri della Compagnia di Gesù.
La stesura definitiva delle Costituzioni e delle regole richiederà tempo, un percorso che avverrà contemporaneamente ad una trasformazione interiore sempre più profonda di Madre Isabella. Tra la fine dell’ ‘800 e i primi anni del ‘900 questa profonda trasformazione darà i frutti tanto attesi dal punto di vista formativo e legislativo. Un lavoro certosino e necessario coadiuvato da diversi ecclesiastici e dall’intervento di Padre Piccirelli. Il fine era ottenere l’approvazione dalla Santa Sede. Nella stesura delle Costituzione Padre Piccirilli fece riferimento a quanto indicatogli precedentemente dalla Congregazione dei Vescovi ovvero alle Normae secundum quas S. Congr. Episcoporum et Regularium Procedere Solet in Approbandis Novis Institutis Votorum Simplicium emanate il 28 giugno 1901 .

Madre Isabella e Padre Piccirillo di fronte ad un tale documento dovettero rivedere tutto ciò che avevano scritto fino ad allora. Veniva a mancare, ora, quella libertà che fino a quel momento aveva caratterizzato la prima fase di stesura delle Costituzioni.
Nel 1906 il nuovo testo sulle costituzioni rigidamente rispettoso delle direttive romane era ora giunto a Roma. Non tarderà l’approvazione del documento che avverrà con atto ufficiale attraverso il Decretum laudis (11 luglio 1906). La Santa Sede fece presente che al documento sarebbe dovuta seguire la messa in pratica delle Costituzioni stesse perché solo così si poteva verificare la validità dei contenuti. Se necessario, si sarebbero potute effettuare modifiche a tale documento in ragione dell’esperienza vissuta. Dette Costituzioni rimarranno in vigore fino al 1914 ovvero fino a quando la Congregazione dei religiosi approverà la nuova versione.
Come riportato nel Capitolo II delle Costituzioni e Regole delle Riparatrici, Isabella chiarisce subito il ruolo del Capitolo Generale:
Il Capitolo Generale deve convocarsi ogni qualvolta è necessario fare le elezioni generali. Questa convocazione è ordinaria se si fa quando è finito il tempo di Superiorato della Superiora Generale; è straordinaria, se è convocato a cagione della morte, per eleggere quella le deve succedere6.
Per il Primo Capitolo Generale, come previsto nelle Costituzioni e Regole, furono presenti oltre la Madre Generale, le Consigliere, la Segretaria generale, le Superiori di tutte le case e padre Piccirelli. I 6 giorni del Capitolo saranno dedicati tutti per discutere eventuali modifiche delle Costituzioni e dei vari problemi dell’Istituto.
Work in progress
Note
- Vincenzo Maria Sarnelli nacque il 5 aprile 1835 da Nicola, barone di Ciorani, e da Adelaide dei marchesi Santangelo. Fu ordinato sacerdote il 20 dicembre 1862. Fu consacrato vescovo da papa Leone XIII il 2 marzo 1879 e il 30 dello stesso mese fece solenne ingresso in diocesi di Castellammare di Stabia. Durante l’epidemia di colera del 1884, mostrò una grande dedizione nei confronti dei colerosi, tanto da meritargli la medaglia d’oro al valor civile. Nel 1897 fu promosso arcivescovo di Napoli. Morì prematuramente nel 1898.
- Qui si fa riferimento alla fondatrice delle Suore di Maria Riparatrice, Émilie d’Oultremont de Warfusée proclamata Santa nel 1997 da Papa Giovanni Paolo II. Ciò che colpisce di questa santa è la devozione al Sacro Cuore, alla Vergine Maria e soprattutto all’Eucaristia, elementi chiave della sua spiritualità. Emilia d’Oultremont trovò nei Padri della Compagnia di Gesù una serie di guide spirituali, che la compresero e la guidarono nella sua ricerca di perfezione nell’amore di Dio. Per approfondimenti: http://www.causesanti.va/it/santi-e-beati/maria-di-gesu-d-oultremont.html
- Caterina Volpicelli (1839-1894) fondatrice della Congregazione delle Ancelle del Sacro Cuore, dedita all’assistenza dei poveri e dei malati, cercò di fare sempre esprimere la carità cristiana in attività adeguate alle esigenze della società contemporanea. È l’Eucaristia la sorgente del suo convinto servizio alla Chiesa, che lei considera Corpo Mistico di Cristo. Per approfondimenti: http://www.causesanti.va/it/santi-e-beati/caterina-volpicelli.html
- I Gesuiti erano particolarmente inclini e specializzati nel tema ascetico e apostolico della riparazione
- Qui, S. Ecc. Orazio Mazzella fa riferimento al Santurio di riparazione al Vomero cominciato da Madre Isabella tra il 1884 e il 1885
- da Positio Vol. 1 – Capitolo II , del Capitolo Generale, pag 346 n°158.